Durante l’ anno scolastico 2024/2025 gli alunni e le alunne delle classi prime della SSPG hanno potuto frequentare, per la durata di un quadrimestre, il corso opzionale di teatro tenuto dalla prof.ssa Di Gregorio. A supporto della rappresentazione teatrale conclusiva del corso, si sono svolti due corsi opzionali in parallelo relativi rispettivamente alla preparazione dei costumi di scena, tenuto dalla prof.ssa Rusconi e alla preparazione delle scenografie, coordinato dal prof. Parisi. Il primo gruppo di attori e attrici formato da 17 alunni e alunne delle classi prime si è cimentato nella messa in scena in chiave moderna della celebre storia di Alice nel paese delle meraviglie. Le tre protagoniste della famosa storia di L. Carroll si sono ritrovate in un mondo completamente alla rovescia che le ha fatte riflettere sull’uso consapevole del cellulare e della tecnologia e le ha rese più consapevoli dell’importanza del reale rispetto al virtuale. Durante la giornata di mercoledì 22 gennaio in aula magna la compagnia In un altro mondo ha portato in scena il suddetto spettacolo con ben tre repliche per il caloroso pubblico di ragazzi e ragazze delle scuole primarie di Arco, Romarzollo, Bolognano e Massone. Dopo ogni replica le attrici e gli attori sono stati disponibili a rispondere a tutte le domande e curiosità del pubblico relative all’esperienza teatrale, ma anche alla scuola media, in quanto a settembre toccherà a loro. Ci sono stati molti interventi e domande interessanti in un’ottica di peer education. E’ stata una pièce originale, scritta e sceneggiata con la collaborazione degli studenti e delle studentesse del corso di teatro. Sul palco si sono alternati monologhi intensi, rapidi cambi scenografici – realizzati con semplici lenzuola dipinte a mano dal gruppo delle scenografe e degli scenografi– e un finale momento corale, che ha visto le 3 Alice cantare dal vivo il tema musicale dello spettacolo. Non sono mancate le rinunce ad esibirsi e l’ansia del debutto, ma sono state trovate dal gruppo soluzioni rapide ed efficaci. Un segnale forte che sottolinea come il teatro sia innanzitutto spirito di squadra. A fine rappresentazione, la dirigente scolastica è intervenuta complimentandosi per il lavoro svolto e esponendo in modo chiaro alle classi quinte in visita, l’offerta formativa dei corsi opzionali.
Nel secondo quadrimestre un gruppo di 14 alunni e alunne delle classi prime hanno lavorato alla messa in scena del celebre romanzo Il mago di Oz. Di F.L.Baum. Anche questa volta il testo originale è stato rivisitato e interpretato in chiave moderna, focalizzando l’attenzione sui cambiamenti climatici, sulle responsabilità di gruppo e individuali, sull’accettazione e superamento dei propri limiti e sullo spirito di squadra. Le 3 Dorothy si sono ritrovate catapultate dal tornado in una terra desolata con sfide da affrontare e problemi da risolvere prima di poter tornare nell’amato Kansas e continuare la lotta ai cambiamenti climatici e la sensibilizzazione verso tale tematica. La compagnia Dietro le quinte ha portato in scena lo spettacolo mercoledì 04 giugno in aula magna, facendo due repliche per i ragazzi e le ragazze delle classi prime della SSPG, che sono stati un pubblico collaborativo e caloroso. I costumi sono stati ideati e realizzati dal gruppo di arte per il teatro coordinato dalla prof.ssa Rusconi. Come scenografia è stato deciso dalla compagnia di utilizzare uno dei fondali realizzati dal gruppo di scenografi e scenografe del primo quadrimestre tenuto dal prof. Parisi. Sul palco si sono alternate rime a suon di rap, gag clownesche, monologhi riflessivi accompagnati da una variegata colonna sonora: dai Maneskin a Wagner. Entrambi gli spettacoli sono il frutto dei percorsi intrapresi dagli studenti e dalle studentesse all’interno dei laboratori teatrali. Le arti performative sono un potentissimo strumento didattico e pedagogico per potenziare le competenze linguistiche ed espressive, favorire la cooperazione tra pari, promuovere l’inclusione di studenti con bisogni educativi speciali, rafforzare l’autostima e la gestione delle emozioni. Il successo delle due giornate conferma che il palcoscenico non è solo un luogo di spettacolo, ma un’aula privilegiata per imparare a conoscere se stessi e gli altri. Con l’ultima battuta è calato il sipario, ma l’eco di queste storie mi auguro continui a risuonare nei corridoi della scuola e non solo.
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